La sessantasettesima edizione del Mostra del cinema di Venezia premia Somewhere di Sofia Coppola con il Leone d’Oro per il miglior film e al tempo stesso decreta la sconfitta della settima arte nostrana, ignorata dalla giuria presieduta da Quentin Tarantino. La regista americana – con le atmosfere patinate e sottilmente tragiche che tanto assomigliano a quelle del suo esordio con Lost in traslation – ha trionfato tra gli applausi del pubblico in sala e lo scetticismo dei critici, poco entusiasti per un festival che ha offerto rari slanci artistici e un’atmosfera fin troppo dimessa. Il Leone d’Argento per la miglior regia è andato a Alex de la Iglesia per Balada triste de trompeta . Tra gli attori, i riconoscimenti principali sono andati all’istrionico Vincent Gallo, protagonista del thriller Essential Killing , e Ariane Labed, per la performance in Attenberg. Tra gli sconfitti di lusso si segnala Black Swan di Darren Aronofsky, tra i favoriti della vigila ma premiato solo per la giovane attrice Mila Kunis.
Venezia67, Leone d’Oro per Sofia Coppola

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