Dopo il Festival Internazionale del Film di Roma, che si è concluso il 31 ottobre, il 21 novembre partirà il Torino Film Festival, diretto per il secondo anno consecutivo dal regista di Caro Diario, Nanni Moretti. La manifestazione, giunta alla sua ventiseiesima edizione, proseguirà fino al 29 novembre. Ad aprire sarà W. , il film diretto da Oliver Stone che racconta l’ascesa e il tramonto dell’ex presidente degli Stati Uniti, George W. Bush, interpretato da Josh Brolin, già visto in Non è un paese per vecchi dei fratelli Coen. Stone sarà a Torino per presentare l’anteprima nazionale del suo lungometraggio, per cui già si parla di Oscar. Anche Roman Polanski incontrerà il pubblico del Festival di Torino, dove sarà omaggiato con una retrospettiva dei suoi film più importanti, tra cui Chinatown, Il pianista, Frantic e Oliver Twist. La retrospettiva ospiterà anche tre corti in cui recita, come L’inquilino del terzo piano, alcune pubblicità che ha diretto, due “making of” e un documentario, inedito in Italia, sulla sua carriera firmato da Marina Zenovich. Polanski non sarà il solo a essere celebrato con una retrospettiva: insieme a lui ci saranno Jean-Pierre Melville e la British Renaissance, il movimento cinematografico inglese degli anni 80- 90. In concorso ci saranno quindici film provenienti da Germania, Belgio, Slovenia, Francia, Gran Bretagna, Brasile, Messico, Stati Uniti. Nessun titolo sventolerà la bandiera italiana, una scelta opposta a quella che ha guidato il Festival Internazionale del Film di Roma. “I film che abbiamo visto non ci sembravano convincenti – ha spiegato Nanni Moretti – abbiamo scelto quelli che ci piacevano di più, come dovrebbe fare ogni festival”. Fuori concorso saranno presentate 22 pellicole, anche qui nessuna nostrana , tra cui Kim Ki-duk con Dream, Jia Zhang Ke con 24 City, Madonna con Filth and Wisdom e Andrzej Wajda con Katyn. Gli unici italiani che parteciperanno alla manifestazione, sono quelli della sezione dedicata al documentario nazionale Italiana.Doc. Dodici pellicole si contenderanno il premio, tra cui Il grande progetto di Vincenzo Marra, The Love Factory #3 Pippo Delbono – Bisogna morire di Luca Guadagnino, terzo capitolo dei ritratti che il regista dedica agli operai, Napoli piazza municipio di Bruno Oliviero, Rata Nece Biti (Non ci sarà la guerra) di Daniele Gaglianone, un viaggio in Bosnia-Erzegovina alla ricerca di racconti, incontri e volti. Anche i documentari internazionali trovano il loro spazio nella nuova sezione Internazionale.Doc. Seguendo la tradizione inaugurata lo scorso, Nanni Moretti incontrerà i protagonisti del cinema italiano, indagandone e sondandone gli inizi. Quest’anno sarà la volta di Giuseppe Bertolucci, Paolo Virzì, Claudio Caligari, Peter Del Monte, Marco Tullio Giordana e Salvatore Piscicelli. La politica, tanto cara al regista de La stanza del figlio, troverà spazio nel contenitore Lo stato delle cose, destinato a raccogliere i lavori inerenti al tema. A trattare la situazione politica sono le quindici pellicole scelte, tra cui La conquista della vita di Silvano Agosti sul ’68, Hunger di Steve McQueen, Armando e la politica di Chiara Malta, Il ritratto di Sidney Poiter di Catherine Arnaud e Di madre in figlia di Andrea Zimbelli in cui delle ex mondine si ritrovano in tournée con un coro e una rock band. Tra gli eventi speciali sarà mostrata la versione restaurata di La classe operaia va in Paradiso (1971) di Elio Petri e Diario di un maestro (1973) di Vittorio De Seta; e il documentario dedicato da Massimo Spano a uno dei più importanti produttori del cinema italiano, dal titolo Franco Cristaldi e il suo cinema Paradiso (Italia 2008). La novità assoluta di questa edizione è il Torino Film Lab , un laboratorio internazionale riservato alle opere prime e seconde, che porterà nella città della Mole circa sessanta produttori che valuteranno ventitre progetti tra i quali sei italiani. Il Festival si preannuncia allegro e serio allo stesso tempo, come la scorsa edizione, consacrando Moretti come direttore di successo.
Ventiseiesima edizione del Torino Film Festival: nessun italiano in concorso

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