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Vigilanza Rai: dall’Europa voci di dissenso

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Diciassette parlamentari europei di otto nazionalità e cinque gruppi politici hanno sottoscritto una risoluzione per denunciare la violazione dei principi di democrazia in Italia in merito allo stallo nella nomina del presidente della Commissione di vigilanza Rai e di un giudice della Corte costituzionale. Lo ha reso noto con un comunicato il gruppo parlamentare europeo dei liberal-democratici (Alde). Nella risoluzione, il cui testo integrale e i cui firmatari saranno resi noti in apertura della seduta plenaria di domani e che poi verrà esaminata dalla Commissione libertà pubbliche, si chiede al Consiglio Ue di “c onstatare che esiste nella Repubblica italiana un evidente rischio di ulteriore violazione grave dei principi di libertà, democrazia, rispetto dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali e dello stato di diritto , principi che sono comuni agli Stati membri “. Nel documento, i firmatari sottolineano come “l a paralisi delle istituzioni italiane sia ormai un fenomeno ricorrente, indipendentemente dal colore del governo ” in carica. In base all’articolo 7 del trattato dell’Unione europea – si ricorda nella nota dell’Alde – se la risoluzione sarà approvata, il Consiglio potrà decidere di applicare sanzioni all’Italia, fra le quali anche la revoca del diritto di voto del rappresentante italiano nel Consiglio stesso. Intanto continua lo sciopero della sete e della fame iniziato da Marco Pannella sabato e quello della fame che l’eurodeputato Marco Cappato ha intrapreso domenica. L’oggetto del contendere è la mancata elezione di Leoluca Orlando , candidato dell’opposizione. I rappresentanti del Pdl hanno impedito il regolare svolgersi della votazione non presentandosi e esprimendo in questo modo il loro dissenso alla candidatura di Orlando.

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