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Vigilanza Rai: eletto Villari con 23 voti. Dimissioni probabili

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Il senatore Riccardo Villari è stato eletto presidente della Commissione di vigilanza Rai, ottenendo 23 voti su 40. Orlando, candidato delle opposizioni, ne ha ottenuti 13 mentre dalla votazione è emersa solo una scheda bianca. “A dir il vero io non mi sento nemmeno presidente…”. Ha esordito con questa battuta – verrebbe da dire in puro stile napoletano quale è la sua origine – Riccardo Villari, del Pd, al suo primo impatto con i giornalisti dopo essersi ritrovato presidente della commissione di Vigilanza Rai grazie a tutti i voti dei rappresentanti del Pdl presenti a palazzo San Macuto, 21 su 22 (mancava il solo Francesco Casoli), cui se ne sono aggiunti altri due, e quindi dalla minoranza stessa. Alla domanda se si senta un presidente a termine o a metà, ecco appunto la battuta ” io non mi sento nemmeno presidente “, e a chi gli chiedeva se si possa parlare di dimissioni ” possibili, probabili o altro “, Villari ha replicato con ” si può dire quello che si vuole, anche che le dimissioni sono probabili.. .”. Il 52enne parlamentare campano, medico specializzato in medicina interna – epatologia, e docente universitario (malattie infettive epatologia), ha quindi sottolineato che ” sono un rappresentante politico che deve contribuire e a garantire il funzionamento delle istituzioni. Nel mio intervento subito dopo l’elezione ho ricordato di essere componente di un gruppo politico di opposizione che si riferisce ad un’area politica nel quale mi riconosco. Mi sembra comunque doveroso questo percorso di incontri, che richiederò subito, con il presidente della Repubblica e con i presidenti di Camera e Senato, e poi nel partito rifletteremo sulla situazione e assumeremo le decisioni opportune “. E quindi “la fine di questa vicenda esplicherà la chiarezza delle posizioni”. Villari ha aggiunto che si è di fronte ad uno ” scenario confuso “. Poi ha precisato ” non mi sono proposto ne’ penso di ripropormi. Non ho fatto trattative, non ho chiesto, mi hanno individuato altri “. ” Cosa succede ora? Bisogna chiederlo alla maggioranza. Innanzitutto devono spiegare i motivi per cui non sono disponibili a votare Leoluca Orlando a presidente della Vigilanza Rai”. Ma soprattutto il segretario del Pd, Walter Veltroni, si rivolge “a chi nella destra ha saggezza, e la domanda e’ legittima, di capire che la commissione di Vigilanza deve poter svolgere il suo lavoro”. I l segretario del Pd, inoltre, ricorda che l’opposizione ha anche fatto un passo ulteriore per tentare di sbloccare la situazione : “Io e Casini abbiamo anche chiesto all’Idv di fare una rosa di nomi cosi’ da togliere qualsiasi possibile alibi alla maggioranza”.  “Quello che oggi ha fatto il Popolo delle Liberta’ in Vigilanza Rai e’ assolutamente inimmaginabile e mai visto prima nella storia del Parlamento italiano. Qualcosa che avviene nei regimi e non in democrazia “. Questo il primo commento del segretario del Pd, Walter Veltroni, all’elezione a presidente della commissione di Vigilanza Rai di Riccardo Villari, grazie ai soli voti della maggioranza.  “E’ stato un atto inspiegabile, anche perche’ noi abbiamo votato per il giudice della Corte Costituzionale proposto da loro e quando Gianni Letta mi telefono’ per comunicarmi il nome io ho subito dato la nostra disponibilita’ ed e’ stato votato anche da Idv e Udc. Cosi’ l’altro giorno per il presidente della commissione Antimafia, votato senza nessuna tensione”. Dunque, quanto accaduto oggi in Vigilanza Rai, per Veltroni e’ “una prepotenza e un atto di arroganza inaccettabili. Non puo’ essere che la maggioranza decide che un gruppo parlamentare non possa avere responsabilita’ istituzionali”. 

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