Il titolo di apertura di tutti i maggiori quotidiani italiani, nella mattina di lunedì 29 aprile, si replica in serie: “Volevo sparare ai politici” , si legge su La Stampa e altre testate. L’argomento del giorno è la sparatoria all’ingresso di Palazzo Chigi avvenuta domenica 28 aprile, proprio negli istanti in cui il nuovo Governo stava prestando giuramento al presidente della Repubblica. “Spari e paura nel giorno del Governo” , dice il Corriere della Sera , che racconta dei due carabinieri feriti e dei sei colpi sparati per le strade di Roma. Strillo simile per L’Unità , che titola “Sangue nel giorno del Governo” . Secondo La Repubblica , uno dei due militari rischia la paralisi in seguito alle ferite riportate, mentre l’attentatore ha perso il lavoro ed è stato rovinato dal vizio del gioco. “L’obiettivo erano i politici” , ribadisce però Il Messaggero . Il Giornale usa il sarcasmo per analizzare la vicenda: “Chi le spara e chi spara – Il grilletto” titola, individuando nel clima di tensione e spregio alimentato in questi mesi dal Movimento 5 Stelle il fattore scatenante del folle gesto. Echi di anni ‘70 per Libero , che parla di “scemi di piombo” . Anche all’estero si parla della strana domenica romana: “Il nuovo Governo italiano giura in un clima di paura” , dice Cnn . Secondo Bbc , comunque, “l’ottimismo contraddistingue la grande coalizione italiana” . Certo, resta impossibile ignorare “la sparatoria a due passi dall’ufficio del primo ministro” , come fa notare il Financial Times , ma “il nuovo governo deve affrontare le vecchie sfide” ( Xinhua ). Il resto è cronaca.
Volevo sparare ai politici (La Stampa)

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