Una ricerca di European Interactive Advertising Association (Eiaa) ha evidenziato che, dopo una ricerca sul web, il 40% degli acquirenti online europei cambia idea sui marchi da acquistare . Gli inglesi sono più influenzati dalle informazioni disponibili su internet (49%), mentre gli italiani sono tra quelli che più difficilmente cambiano idea (27%). Fra i consumatori più volubili figurano i danesi (48%) e i norvegesi (44%), mentre l’Italia si avvicina alle abitudini della Spagna (34%) e della Germania (36%). Oltre la metà (59%) degli acquirenti online considera i siti web di marchi noti una fonte importante di informazioni per la ricerca o la valutazione di un prodotto o servizio, mentre i motori di ricerca sono considerati più utili (76%) delle segnalazioni personali (72%). Il 61% considera i siti con i confronti di prezzi un’utile fonte di informazioni, mentre il 57% legge le recensioni dei clienti dei siti per agevolare la scelta. L’ 80% degli utenti internet europei ha acquistato online un prodotto o servizio , con un aumento del 3% rispetto al 2006 e del 100% rispetto al 2004. In effetti, in appena sei mesi, questi acquirenti online europei hanno effettuato 1,3 miliardi di acquisti, spendendo mediamente 747 euro a testa. La percentuale di acquirenti di prodotti e servizi specifici è aumentata in modo significativo dal 2006, con un aumento del 33% per l’acquisto di cellulari, del 22% di prodotti finanziari, del 18% di mobili, del 13% di accessori per auto e dell’11% di pacchetti vacanze. L’acquisto sia di prodotti elettronici sia di biglietti per spettacoli cinematografici è quantitativamente aumentato del 10%. Nel complesso, gli acquisti online più diffusi sono rappresentati dai biglietti di viaggio (54%), seguiti da pacchetti vacanze (42%), libri (40%) , biglietti per concerti/teatri/festival (38%), abbigliamento (33%) e prodotti elettronici (33%).
Web condiziona gli acquisti, in Italia no

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