Giovani che volano tra le onde, sospinti dal vento e dall’adrenalina: si è chiuso nello scenario unico dello Stretto di Messina il Campionato Italiano Assoluto di Formula Wing, la disciplina che sta rivoluzionando il panorama degli sport acquatici nel nostro Paese. Per tre giorni, i migliori interpreti italiani si sono sfidati in regate serrate, tra acrobazie e velocità, regalando spettacolo e confermando la vitalità di uno sport ancora giovane ma in rapida ascesa.
Il Wingfoil – questo il nome internazionale – è una disciplina che sembra uscita dal futuro: una tavola con hydrofoil (un sistema di ali immerse nell’acqua che grazie alla loro forma si solleva verso l’alto quando la tavola si muove) si solleva sull’acqua e una vela gonfiabile manovrata a mano, senza alberi né cavi. Il risultato? Atleti che letteralmente “volano” sulle onde, sospesi tra cielo e mare, in una danza che unisce tecnica, forza e una buona dose di coraggio.
In Italia, la Formula Wing sta conquistando sempre più appassionati, soprattutto tra le nuove generazioni attratte dalla sua modernità e dal senso di libertà che trasmette. Il movimento, però, deve ancora colmare il gap con i giganti europei e americani: Francia, Spagna e Stati Uniti vantano numeri e circuiti ben più consolidati. Da noi, il calendario nazionale si sta però arricchendo di tappe e il livello tecnico cresce a vista d’occhio, tanto che Cagliari ospiterà il Mondiale di categoria a settembre 2025.
La sensazione è che il vento della Formula Wing abbia appena iniziato a soffiare davvero forte anche sulle coste italiane. E i giovani che si sono dati battaglia nello Stretto lo hanno dimostrato: il futuro di questo sport, in Italia, è tutto da scrivere