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Yahoo! si concentra sulle news

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Marissa Mayer , amministratore delegato e presidente di Yahoo! si presenta sul palco del Ces 2014 per il suo keynote con un quarto d’ora di ritardo. Inusuale per gli standard americani, ma comprensibile vista la ressa all’esterno. Subito comincia a snocciolare dati: nei prossimi anni ci saranno 3,8 miliardi di dispositivi conness i; li usiamo soprattutto per consultare il meteo, effettuare ricerche, leggere la e-mail. “Ciò che Yahoo! è ed è sempre stato” dice per affermare la continuità del suo operato con la storia del motore di ricerca. E aggiunge: “ Siamo la seconda compagnia più amata dopo la Disney. Abbiamo 400 milioni di utenti mobili al mese, senza contare Tumblr”. Da quel momento in poi cominciano gli annunci. Ecco David Karp , la cui creatura è stata comprata dalla compagnia della Mayer per 1,1 miliardi di dollari lo scorso maggio, che parla dell’arrivo dei post sponsorizzati su Tumblr curati dal settore advertising di Yahoo!. Ciò per aumentare la personalizzazione che potranno raggiungere un pubblico in target su base geografica, sesso e altri parametri. Nick D’Aloisio che, a 18 anni non ancora compiuti, si è visto gonfiare il conto di 30 milioni di dollari per la sua app Summly, racconta di News Digest, applicazione che aiuta a non perdersi nel diluvio di informazioni e rimanere informati con due aggiornamenti quotidiani che contengono quanto di rilevante è successo nel mond o in ogni settore: dalla politica, agli esteri, agli spettacoli, fino allo sport. Un sistema facilissimo da consultare, ricco di contenuti interattivi come video, foto, mappe, voci di Wikipedia. Un quotidiano cartaceo a misura di telefonino. Con un bonus: i temi sono presi da varie fonti (giornali, agenzie, siti web e affini) ma sono assemblati, curati da una redazione per renderli meglio fruibili. Durante l’evento è stato inoltre lanciato il canale di tecnologia di Yahoo! guidato da David Pogue , firma storica del New York Times e da uno staff di giornalisti provenienti da altre grandi pubblicazioni. 

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