Respinta dal Tribunale di Roma la richiesta depositata da Mediaset in merito ai filtri per la pubblicazione dei contenuti online . Il gruppo di Cologno Monzese si era rivolto al giudice la scorsa estate, puntando il dito contro Google a causa di un utente della piattaforma Blogger che aveva messo a disposizione per la visione in streaming le partite della Serie A senza alcuna autorizzazione. Ottenuto un primo successo, con la chiusura del blog , i vertici di Mediaset hanno voluto forzare la mano, chiedendo che fosse imposto alla società di Mountain View di assumere il ruolo di garante per il materiale condiviso dall’utenza sulle proprie piattaforme. In sintesi: BigG, secondo la società milanese, avrebbe dovuto farsi carico di operare un controllo preventivo su quanto pubblicato in servizi come YouTube, Blogger e su tutti gli portali gestiti. Una pretesa in palese contrasto con le direttive europee in materia, poiché chi detiene il diritto d’autore non può pretendere la diffusione di contenuto non ancora presente in rete. L a legittima volontà di tutelare le proprietà intellettuali non può essere posta al di sopra della libertà di informazione e della libera circolazione dei servizi.
YouTube batte Mediaset, web senza filtri

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