YouTube, sito di user-generated-content sinonimo di libertà d’espressione, può diventare anche veicolo e promozione di violenza. E’ già accaduto in passato, con la pubblicazione del video di minaccia del giovane finlandese responsabile della strage nel liceo di Jokela, e si è riproposto in due episodi di cronaca recenti. A Roma la polizia ha arrestato 5 giovani, tra i 17 e i 18 anni , sorpresi a tirare tre molotov contro un muro. A ispirare il gesto un video che un video illustrativo che insegna come costruire le molotov realizzato da alcuni giovani campani e disponibile su YouTube. Il filmato in questione ha raccolto numerosi consensi, tra i commenti l’impresa è stata addirittura definita geniale . E ancora, u n gruppo che si firma “Anti antifascisti militanti” ha caricato un video per mettere in guardia “gli eredi dei briganti partigiani” , ovvero i membri della squadra All Reds, colpevoli di aver portato la politica nel rugby. Questa squadra si allena all’interno del centro sociale Acrobax situato nel quartiere Ostiense, teatro dell’aggressione ai danni dei militanti del centro sociale, che quella sera ricordavano Renato Biagetti, ingegnere ucciso un anno fa da alcuni ragazzi vicini all’estrema destra. Il video, postato giovedì 28 agosto, era un chiaro avvertimento : venti uomini ripresi di spalle, con crani ben rasati, jeans strettissimi e anfibi, entrano in uno stadio in cui giocano gli All Reds e dopo varie prese in giro, lanciano un avvertimento perentorio “stiamo arrivando”.
YouTube diffonde anche violenza

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