Mark Zuckerberg al Mobile World Congress viene intervistato dal giornalista e biografo ufficiale David Kirkpatrick : ha sfruttato la presenza a Barcellona per promuovere un progetto a lui molto caro, quello di Internet.org. Lanciata circa sei mesi fa, si tratta di un’ iniziativa portata avanti dal social network assieme a partner come Ericsson, Nokia, Samsung, Qualcomm, Opera software e MediaTek. Obiettivo: portare la connettività a internet nei paesi più poveri e in via di sviluppo. Reale volontà di fare del bene, o abile mossa per promuovere il proprio business dietro un impegno etico ” Un po’ di entrambe le cose , come ha spiegato Zuckerberg. Nel breve termine non vedo alcun modo in cui questo progetto possa risultare redditizio – ha chiarito – anche perché in molte zone del mondo, mancano le infrastrutture tecniche e commerciali per fare questo. Nel lungo termine, forse le cose cambieranno”. Il problema in effetti è molto semplice: in Paesi dove le persone vivono con due o tre dollari al giorno, perché mai dovrebbero privarsi di una parte di tale reddito per acquistare connettività? Ecco perché, come già sta avvenendo in un progetto pilota nelle Filippine , inizialmente il traffico dati verrà offerto in maniera gratuita, assieme ad alcuni servizi di base, fra cui ovviamente lo stesso Facebook. Un modo per avvicinare la persone alla rete, e far apprezzare tutti gli aspetti positivi dell’accesso a Internet. “ Internet – ha detto Zuckerberg – non è un fine in sé stesso, è quello che la connettività porta con sé che è importante: informazioni sanitarie ed economiche, Wikipedia, il meteo, il social networking, opportunità di lavoro e molto altro”. Sull’acquisto di WhatsApp , l’altro grande tema della giornata, ha relativizzato la somma spesa (” non ci sono molte applicazioni che connettono assieme mezzo miliardo di utenti” ) e dichiarandosi ottimista sull’individuazione di un modello di business che la renda redditizia – altre applicazioni, con meno utenti, ha ricordato il ceo, guadagnano già due o tre dollari per iscritto. Più in generale, WhatsApp rientra nella grande missione che Zuckerberg si è auto-assegnato: quella di connettere e mettere in relazione quante più persone possibile e Facebook darà a WhatsApp la forza per crescere ancora.
Zuckerberg: internet deve essere disponibile a tutti

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