Ieri doveva essere il l unedì nero del web a causa della scadenza di un programma che l’Fbi aveva messo in atto per proteggere gli utenti colpiti dal virus informatico Dns Changer scoperto nel 2007. Fortunatamente in rete, secondo quanto riporta l’Afp, non è stato segnalato alcun problema rilevante . Il virus creato da una banda di pirati informatici, sei estoni e un russo, dirottava gli utenti su pagine false da cui venivano rubati dati personali, e avrebbe colpito 4 milioni di computer in tutto il mondo. L’Fbi aveva creato un programma per reindirizzare chi era stato colpito dal virus su server puliti, che ieri sono stati spenti. Tra di loro la maggior parte si trova negli Stati Uniti (circa 69mila utenti), gli altri si dividono principalmente tra Italia, Germania, Regno Unito, Canada, India e Australia.
Allarme blackout, nessun problema per la rete

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