Il governo del Bangladesh ha bloccato il sito di YouTube per accontentare le richieste dei militari, preoccupati per la loro immagine in seguito alle vicende di ammutinamento delle guardie di frontiera che hanno avuto luogo circa due settimane fa. L’atto di disobbedienza collettiva delle guardie è costato la vita a quasi 70 persone . La vicenda è stata trasmessa su YouTube e il sito è stato letteralmente preso d’assalto, da qui dunque la decisione di bloccarlo per non permettere la diffusione dei metodi ‘eccezionali’ di repressione dei dissidenti da parte di militari. “ Il governo può prendere qualsiasi decisione per fermare le attività che mettono a rischio l’unità nazionale e l’integrità ”, ha dichiarato Zia Ahmed, a capo della Commissione regolatrice per le telecomunicazioni del Bangladesh. Fino ad ora il governo non ha rilasciato dichiarazioni circa una possibile riapertura di YouTube.
Bangladesh: il governo blocca YouTube

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