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B&N, il supermercato del libro trema

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Barnes & Noble rischia la chiusura . Il gigante americano del libro, una catena di distribuzione che conta centinaia di negozi sparsi negli Stati Uniti, patisce la concorrenza dei rivali digitali e di internet. Ad ammettere le difficoltà è il fondatore della compagnia, l’italo-americano Leonard Riggio che, nonostante gli investimenti massicci (ma tardivi secondo i critici) nel settore e-book, non riesce a tenere il passo di Amazon e Apple. Kindle e iPad stanno dunque sfiancando la debole resistenza di Nook , il lettore digitale lanciato da Barnes & Noble e basato sul software Android di Google, che deve comunque mantenere una struttura di distribuzione fisica di dimensioni enormi e fronteggiare il calo delle vendite dei volumi cartacei. Il marchio vale oggi circa 800 milioni di dollari, contro i 4 miliardi di cinque anni or sono. Amazon, che può contare una più vasta gamma di prodotti, vale circa 55 miliardi di dollari. A beneficiare della crisi di B&N potrebbe essere il miliardario Ronald Burkle, già proprietario del 20% delle azioni e intenzionato ad arrivare almeno al 37% che gli consentirebbe di assumere il controllo della società. Burkle progetta la chiusura di molti dei megastore della compagnia e un incremento degli investimenti nel mercato digitale.

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