A Cannes è arrivata la crisi, portata in dote da nomi più e meno celebri del cinema: Ken Loach e Andrew Dominik . Il registra britannico e quello australiano sono invero figure piuttosto distanti, unite però da sarcasmo caustico e humour beffardo che danno tono alle loro storie incentrate sulla crisi economica che attanaglia mezzo mondo. Per Killing Them Softly , Dominik ha scelto Brad Pitt e il suo lato oscuro di New Orleans, tra criminalità ed emarginazione. La storia, un thriller senza sentimentalismi, racconta come si sbarca il lunario nel sud degli Stati Uniti in tempo di recessione, con il patriottismo di ritorno a far da contralto al crollo di Wall Street e ai discorsi di Bush prima e Obama poi, entrambi incapaci di risollevare le sorti di un impero che sembra destinato alla deriva. Loach torna invece a territori familiari , narrando la crescente disoccupazione giovanile tra eroismi proletari e comicità agrodolce. The Angels’ Share , questo il titolo del film, racconta del sogno di ripresa di delinquenti di piccolo cabotaggio, con toni vagamenti ottimisti. Così, tra gangster e ladruncoli, tra New Orleans e il Regno Unito, il Festival di Cannes fa i conti con l’impasse economico e sociale dell’Occidente.
Cannes a suon di recessione con Loach e Dominik

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