Un cittadino cinese ha presentato una richiesta di risarcimento a Yahoo e a una sua affiliata cinese, accusando il gigante di internet di aver fornito al governo di Pechino informazioni usate da quest’ultimo per incriminare l’uomo per quello ha pubblicato su internet. L’anno scorso, Wang Xiaoning è stato condannato a dieci anni di carcere per “incitamento alla sovversione dello Stato” dopo che l’uomo aveva spedito via internet una pubblicazione che chiedeva riforme democratiche e un sistema politico pluralista. La sua abitazione e il suo computer erano stati perquisiti nel 2002. Nella denuncia presentata alla corte distrettuale del North Carolina, Usa, Wang e sua moglie Yu Ling hanno accusato l’azienda Internet di aver consegnato alle autorità cinesi dettagli e informazioni che hanno aiutato gli inquirenti a risalire all’identità di Wang. “Mentre erano in carcere, i denuncianti hanno subito torture e trattamenti degradanti, inumani e crudeli, inclusa una detenzione prolungata e indefinita, per il solo fatto di aver espresso liberamente il proprio pensiero e per aver utilizzato Internet per scrivere di democrazia e diritti umani”, si legge nella denuncia presentata dalla coppia di cinesi. In base all’accusa, Yahoo avrebbe beneficiato economicamente dalla sua collaborazione con le autorità di Pechino.
Cina: attivista chiede risarcimento a Yahoo! dopo reclusione

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