Nel giorno della consegna del Nobel per la Pace al dissidente cinese Liu Xiaobao, le autorità di Pechino hanno rafforzato il controllo sul web. Oggi gli internauti cinesi non possono cercare sui motori di ricerca nè scrivere sui social network due parole: “sedia vuota” – quella dove avrebbe dovuto sedere appunto Liu – e “Oslo” , la capitale norvegese dove si svolgerà la cerimonia. Inutili sinora le proteste degli internauti che quando provano a scrivere una di queste parole incriminate su Renren (l’equivalente cinese di Facebook) vedono subitaneamente apparire la scritta “contenuto vietato”. Analogo destino su Netease (analogo cinese di Twitter). Analogamente l’8 ottobre scorso, giorno dell’attribuzione del Nobel, la stessa procedura era stata applicata ad altre parole: “Nobel”, “pace” e “Liu Xiaobao”
Cina: censurata consegna premio a Xiaobao

Abstract futuristic world & technology business background and space for text, vector illustration