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Cina: poliziotti virtuali sul web

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Poliziotti virtuali contro la pornografia e le attività illecite. Per alcuni un modo per sorvegliare il web, per altri una velata forma di controllo e censura. Quando si parla di internet e Cina c’è sempre il rovescio della medaglia da valutare. L’ultima trovata di Pechino per combattere l’illegalità sul web sono due poliziotti virtuali, un uomo e una donna, che compariranno ogni mezz’ora in bicicletta, in auto o a piedi in fondo allo schermo. Cliccando sulle icone gli utenti si metteranno in contatto con il sito web del centro di sorveglianza di internet a cui potranno riferire di attività illegali o dannose alla Polizia. Tra i siti da censurare “quelli che incitano alla secessione, promuovono la superstizione, il gioco d’azzardo e la frode” oltre a quelli pornografici. In Cina ci sono circa 163 milioni di utenti di Internet: a Pechino, sono circa 5,4 milioni. La Cina é il secondo Paese al mondo per numero di utenti del web, dopo gli Stati Uniti, con 211 milioni di navigatori.

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