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Conflitto infinito

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Brusco stop per il progetto di legge sul conflitto di interessi, che non sarà discusso in Parlamento prima del mese di giugno. Il ddl apre nuove crepe nel Governo.La riunione della conferenza dei capigruppo di Montecitorio, convocata per ridefinire il calendario dei lavori in aula sul conflitto di interessi, dopo il voto sulle pregiudiziali dell’opposizione, non ha sfiorato l’argomento. Così la prossima settimana il Parlamento si fermerà per le elezioni amministrative, mentre dal 28 maggio la Camera sarà impegnata con il ddl sulle liberalizzazioni. A cosa servirà la pausa? Permetterà alla maggioranza di discutere sulla sua compattezza dopo le divisioni interne: da una parte la sinistra radicale con Di Pietro, che lamentano troppa morbidezza nel testo proposto dalla commissione Affari costituzionali; dall’altra parte Mastella, che annuncia l’astensione. “Non vogliamo una legge che limiti i diritti politici dei cittadini italiani, si chiamino essi Berlusconi o in qualsiasi altro modo”,  il pensiero dell’Udeur. E veniamo al punto. I ripetuti attacchi dell’opposizione accusano l’Unione di voler fare una legge ad personam, con tanto di killeraggio di Silvio Berlusconi. Ma Fini di An apre al confronto: “Discutiamo su una legge credibile per tutti”. Dal centro(destra) Casini dell’Udc sollecita il Governo: “La legge va fatta, senza demagogia e con serietà”. Tuona Cicchetto di Forza Italia: “Meccanismo legislativo per far fuori Berlusconi”. Intanto l’opinione pubblica mondiale preferisce concentrarsi sul Berlusconi businessman: sui giornali, in tv e nella blogosfera non c’è traccia delle discussioni politiche, ma solo dell’acquisto da parte della “sua” Mediaset di Endemol.     

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