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Continua la crociata della Riaa contro gli studenti

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La Riaa (Recording Industry Association of America) ha ridato vigore ai suoi controlli nei campus americani. L’organo che rappresenta le maggiori etichette discografiche ha preso in esame 22 università e rilevato altri 413 casi di violazione, con scambio illegale di musica, da parte degli studenti.  La Riaa, che rappresenta Emi Music, Sony Bmg Music Entertainment, Universal Music e Warner Music, ha fondato il sito P2PLawsuit.com che permette alle parti coinvolte di versare una somma forfettaria per essere scagionate delle accuse. Per giustificare l’azione, la Riaa ha citato un studio del 2006 di Student Monitor secondo il quale “più della metà degli studenti scarica musica e film da internet illegalmente”.

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