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Conto alla rovescia per la fine della pellicola

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Tra un anno, la pellicola cinematografica andrà in pensione, almeno in Europa. Da gennaio 2014 le nuove uscite saranno distribuite solo in formato digitale, segnando la fine dell’era della cellulosa. In Italia, però, solo il 50% delle sale è attrezzata a dovere. Insomma, se c’è chi si è portato avanti, è il caso di Gran Bretagna e Germania , in cui il 90% delle sale già lavora in codice binario, nel Belpaese le cose vanno a rilento e molti piccoli cinema rischiano la chiusura proprio a causa del cambio di tecnologia. Forse per colpa della crisi economica, Spagna e Grecia arrancano ancor di più. Gli investimenti per i nuovi impianti vanno dai 50 ai 90mila euro, cifre che solo le grosse catene o i multisala redditizi possono permettersi. L’era digitale porterà anche qualche vantaggio : i cinema potranno trasmettere con il nuovo impianto contenuti alternativi (programmi non necessariamente cinematografici), ed eliminare i costi di gestione e le code per avere le pellicole. Certo, la manutenzione dei nuovi proiettori avrà un prezzo più alto, ma è impossibile fermare il cambiamento. Gioie e dolori della tecnologia.

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