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Dieci anni di MoleCola, la ricetta sabauda che cambia i soft dink

MoleCola compie 10 anni

MoleCola compie 10 anni

È stata inventata a Torino ma adesso viaggia in circa 50 Paesi nel mondo. Usa solo ingredienti italiani e acqua minerale naturale.

Compie dieci anni MoleCola, la prima cola 100% italiana e fatta in Italia, ideata a Torino da Francesco Bianco e Graziano Scaglia. Una catena di slow fast food di Torino cercava una bevanda gassata che si staccasse completamente dall’idea dei junk drink internazionali e si è rivolta ai due esperti del settore food&beverage che si sono messi all’opera. Innanzitutto, hanno recuperato un’antica ricetta di fine Ottocento: l’elisir alle noci di cola e coca contenuto nel ricettario della Real Casa. Poi, hanno affidato la parte aromatica all’aromatiere fiorentino Enrico Giotti, della famiglia che dal 1928 lavora i migliori aromi naturali Inn Italia. Infine hanno messo “l’ingrediente segreto”: l’acqua minerale naturale. Mentre le altre bibite usano infatti l’acqua di pozzo osmotizzata, la MoleCola in bottiglia utilizza l’acqua della sorgente Roccia Viva, che ha due caratteristiche importanti: 1. Bassa mineralizzazione (poco sodio e poco calcio), così non viene compromesso l’equilibrio aromatico; 2. ph neutro naturale, che consente una maggiore persistenza del sapore e un maggiore equilibrio della bevanda.

Racconta a Telepress.news Francesco Bianco: “Abbiamo puntato tutto sull’italianità quando ancora non c’era la coscienza odierna della sua importanza”. E così, lo zucchero arriva dallo zuccherificio di un paese dell’Emilia Romagna, Minerbio, dove viene prodotto da Italia Zuccheri solo con barbabietole nostrane; le lattine vengono prodotte a Fidenza, in provincia di Parma; italiano è il cartone con cui si
realizza il Tripack e il design delle nuove lattine per il decennale, ispirato alla pop art. Si erano ispirate alla moda italiana e alle dive del nostro cinema Anni 50/60/70 le nostra bottiglie 90.60.90, che danno già conto di quanto piaccia il prodotto all’estero: hanno infatti vinto due premi internazionali di design, uno assegnato a Como e l’altro assegnato a Los Angeles”.

E all’estero, appunto, come va il mercato? “Complessivamente all’estero c’è il 45% del nostro mercato. Ci siamo affacciati in 50 Paesi, dall’Australia al Medioriente, passando per l’Est Europa e gli Stati Uniti. Il nostro driver è la ristorazione italiana di qualità, che si impegna per contrastare in tutti i modi il cosiddetto Italian sounding”, così come fa Italcheck, organismo senza scopo di lucro che si occupa della tutela del Made in Italy e che certifica anche MoleCola.

E MoleCola vuole proprio essere proprio un simbolo di distinzione: “In qualunque parte del mondo ci muoviamo”, conclude Bianco, “cerchiamo di trasmettere un messaggio di sostenibilità, non solo “ecologica” (non usano la plastica perché altera il gusto in due o tre mesi, ndr.) ma anche umana: il nostro invito è sempre quello a bere responsabilmente. Noi usiamo zucchero certificato italiano, non utilizziamo l’Aspartame nella versione senza zucchero e usiamo circa la metà della caffeina dei nostri omologhi: però MoleCola deve rimanere un momento di piacere distintivo, non una dipendenza“.

di Daniela Faggion

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