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Dieci licenzia tutti i redattori

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Una ventina di giornalisti del quotidiano sportivo ‘Dieci’, compresi il direttore pro tempore Luca Pollini e i membri del cdr, ha scoperto di non avere più un lavoro attraverso un cartello davanti al portone d’ingresso della redazione in via Vitruvio a Milano. Fabio Caso, amministratore delegato dell’Editoriale Dieci, potrebbe anche chiedere un risarcimento danni ai redattori. L’editore contesta la “inopportuna, illegittima e immotivata” decisione di scioperare presa dalla redazione contro i mancati pagamenti degli stipendi. Il primo numero del giornale, edito dalla Società Editoriale Dieci fondata da Alberto Donati e Giangaetano Caso, era uscito il 10 marzo sotto la direzione di Ivan Zazzaroni. La redazione era composta da circa trenta giornalisti. Il controllo di Editoriale Dieci è passato in seguito alla famiglia Caso. Il 21 maggio è stato nominato amministratore delegato Fabio Caso. Molti stipendi non son stati pagati e questo ha portato a una serie di scioperi e alle dimissioni di Zazzaroni lo scorso 11 giugno. La scorsa settimana la redazione ha proclamato uno sciopero a oltranza. Il cartello dell’editore recita: “A seguito delle immotivate argomentazioni poste dal cdr e della conseguente decisione di astenersi dall’attività lavorativa, l’editore ritiene che per i danni economici subiti dalle ripetute astensioni anche nei giorni 20, 21, 22, 23, 24, 25 giugno, si rende necessario procedere con il licenziamento per giusta causa di tutta la redazione editoriale di ‘Dieci'”. “Si riserva altresì – prosegue la comunicazione – di valutare la richiesta danni subita a causa della reiterata posizione assunta da tutta la redazione”. I redattori hanno ricevuto anche una lettera personale di licenziamento nella quale si fa riferimento all'”inopportuna, illegittima e immotivata” decisione di scioperare.

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