Quattrocento conosciute personalità belghe, tra cui numerosi fiamminghi, hanno firmato una petizione sul web per salvare la solidarietà tra i belgi e contro il separatismo. La petizione è stata lanciata da due dei principali sindacati del paese: Fgtb e Csc. Una petizione per lo stesso argomento è online sul sito Lapetition.be. La parola secessione non è più tabù e, dopo quasi quattro mesi di grave crisi istituzionale che non porta a formare un nuovo governo, viene pronunciata senza timore. Ma ci sono anche molti belgi che, inizialmente indifferenti, hanno deciso di difendere l’unità del loro paese. “Noi siamo valloni, brussellesi o fiamminghi, noi siamo cittadini del mondo – si legge nel testo -. Noi non vogliamo erigere nuovi muri tra le persone, tra le regioni e tra i paesi” Tra i firmatari, anche la cantante fiamminga Axelle Red, il cantautore Luc De Vos e lo scrittore Hugo Claus (l’autore di “Chagrin des Belges”) e quattro campioni di atletica tra cui Kim Gevaert, medaglia di bronzo ai Mondiali di atletica di Tokyo nel salto in alto femminile. Una petizione “per l’unità del Belgio”, lanciata a fine agosto dagli abitanti di Liegi (Sauvonslasolidarite.be), ha raccolto almeno 88mila firmatari, soprattutto tra francofoni. Inoltre la petizione su internet Lapetition.be chiede ai politici di rispettare l’unità del paese e di tornare a occuparsi dei problemi come lavoro, sicurezza, sanità, benessere e ambiente. La maggioranza dei cittadini è contraria alla secessione e la petizione ha raccolto in poche settimane oltre 100mila firme. Non mancano forum e blog nati sull’onda del “no” alla secessione: Touche pas à ma Belgique, Belgium United, Sauvonslasolidarite.be, Remarionslabelgique.be. Lo slogan del momento è: “Tre lingue, un’anima, un Belgio”. E il tricolore dei belgi (nero, giallo e rosso a bande verticali) appare alle finestre di fiamminghi e valloni.
E-LEZIONI: BELGIO, l’unita tra Fiamminghi e Valloni è online

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