Proprio mentre la corsa alle presidenziali si avvicina, Burst Media ha analizzato l’incidenza dei media sulle opinioni dei votanti negli Stati Uniti. Internet ha sbaragliato la concorrenza ottenendo il 25% delle preferenze degli intervistati. Al secondo posto, con il 21,3% dei favori, si trova la televisione e al terzo, 17,3%, i giornali. Ampio distacco fra il terzo e il quarto posto, dove compare la radio con il 6,9%. Il 4,4% delle preferenze è per i magazine. Si dividono il restante 3,3% pamphlet, brochure e direct mail. Metà delle persone chiamate in causa da Burst Media, il 50,7% per la precisione, si è detto inoltre intenzionato a visionare i video presenti sui siti dei candidati.
E-lezioni: quando essere telegenici non basta più

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