[Flash] Tra le Beautiful mind, anche 55 italiani
Ci sono 55 italiani, di cui 5 donne, nella classifica internazionale delle Beautiful mind stilata dalla società Thomson Reuters: la lista comprende complessivamente 3200 nomi, selezionati “fra le migliori e più brillanti menti scientifiche del nostro tempo”. Nella nuova lista, che aggiorna quella pubblicata nel 2001, i ricercatori italiani più influenti sono specializzati soprattutto in Medicina, con ben 15 nomi, in Farmacologia (7), Scienze agrarie (5) e Spazio (4). Tra gli enti di ricerca nei quali lavorano ci sono l’Istituto nazionale di Astrofisica, il Consiglio nazionale delle ricerche, l’Istituto italiano di tecnologia e l’Asi.
Google alla prova televisiva vs Apple e Amazon
Tempo di Google Tv. Il motore di ricerca è pronto a presentare la sua televisione, costituita da un set-top box che non avrà direttamente marchio Google ma sarà costruita attorno al sistema operativo Android e alle sue applicazioni.
Russia, la tecnologia del Governo sarà nazionale
Il ministero del Commercio e dell’Industria russo ha pianificato l’aggiornamento di tutti i computer e server governativi nazionali con un modello di processore domestico, Baikal, specificando che l’obiettivo è quello di “sostituire i microchip americani prodotti da Intel e Amd”.
Un secondo di web racchiude un mondo
Uni istante in rete equivale a uno scambio di capitali quasi inimmaginabile per i non addetti ai lavori. Secondo l’analisi effettuata da PennyStocks, l’intero gruppo di colossi internet guadagna 2.363 dollari al secondo. Molto, ma meno di quanto le attività web farebbero pensare.
Like a rolling stone, da canzone simbolo a manoscritto più caro di sempre
Come ci si sente a essere venduti all’asta per più di 2 milioni di dollari? Verrebbe da fare questa domanda ai fogli sui cui Bob Dylan scrisse Like a rolling stone (parafrasando proprio il ritornello della canzone). Quelle pagine sono diventate nelle scorse ore il manoscritto più costoso della storia.
Da MacBook Air a Surface, Microsoft offre buono sconto
Redmond promuove in maniera aggressiva il nuovo sistema, cercando di catturare le attenzioni degli utenti dei prodotti della concorrenza. Propone infatti ai propri clienti un buono da 650 dollari da utilizzare nello store se si cede in permuta il proprio MacBook Air durante l’acquisto di un nuovo Surface Pro 3.
Foxconn e Pegatron, assunzioni per produrre iPhone 6
Stando ad alcuni report diffusi dalla testata Economic Daily News di Taiwan, e forniti direttamente dalle linee di produzione, Foxconn sarebbe alla ricerca di 100mila operai per aumentare del 10% la presenza negli impianti in vista di iPhone 6, mentre Pegatron aumenterà la forza lavoro del 30%.
Microsoft raddoppia OneDrive
Lo spazio d’archiviazione gratuito sul sistema cloud di Microsoft raddoppia, passando da 7 a 15 gigabyte. OneDrive, questo il nome del servizio, ha rivisto i suoi piani tariffari, riducendo i costi di abbonamento e ampliando lo spazio per gli utenti.
Google, altro passo verso la domotica con Dropcam
Google allarga la sua influenza nel campo delle tecnologie casalinghe. La compagnia californiana, dopo aver fatto suoi i termostati intelligenti di Nest Labs, ora può contare anche sui sistemi di videosroveglianza di Dropcam, acquisiti per 555 milioni di dollari.
Wind, operazione bond a sei anni
Wind ha lanciato un’obbligazione a 6 anni in tre tranche del valore complessivo di 4,06 miliardi di dollari. L’emissione sarà composta da un primo stadio in euro a tasso fisso, per un totale di 2,15 miliardi, da un secondo in dollari a tasso fisso, per 1,9 miliardi, e da un’ultimo in euro a tasso variabile, per 500 milioni.
Oracle allunga le mani su Micros Systems
E’ prossima l’acquisizione di Micros Systems da parte di Oracle. L’operazione dovrebbe concludersi per un cifra vicina ai 5,3 miliardi di dollari e ha l’obiettivo di espandere le attività del colosso californiano delle tecnologie al settore della grande distribuzione.
Raee, un tesoro nascosto da 15 miliardi
Oro, argento e rame a tonnellate: ecco la miniera sepolta in milioni di rifiuti elettronici che arrivano nelle discariche italiane ed europee. Per l’Enea, che si occupa di monitorare il settore, il valore ipotetico di questi materiali (di scarto) in tutta Europa sarebbe di circa 15 miliardi di euro l’anno.
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