Secondo un reportage dell’ Economic Weekly , n elle fabbriche della Foxconn di Shenzhen e Zhengzhou, in Cina ,nelle quali vengono assemblati gli iPhone, sarebbe parecchio diffusa, tra impiegate e operaie, l’attitudine a offrire prestazioni sessuali ai colleghi, al fine di arrotondare lo stipendio mensile. Un fenomeno avvilente, agevolato certamente dal fatto che il campus di Shenzhen offre lavoro a oltre 200mila persone, la maggior parte delle quali giovanissime, per un’età età media che si aggira intorno ai 20 anni. Difficile però stabilire se il servizio sia ” consenziente e libero”, dunque del tutto dipendente dall’arbitrio delle ragazze o se, al contrario, esistano tariffe prestabilite in base al tipo di prestazione, magari indotta previa tacita costrizione. Foxconn ha negato l’intero contenuto dell’articolo – redatto da un inviato che aveva provveduto a intervistare chi vive la situazione direttamente dall’interno – bollandolo come ” ingannevole e offensivo “.
Foxconn e lo scandalo sessuale

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