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Francia, elezioni a rischio social

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Continua la lotta tra il web e la Francia. Nicolas Sarkozy infila una dichiarazione di guerra dietro l’altra: prima sostenendo di voler tassare i giganti di internet, ora invece a non piacere è la capacità dei social network di riportare in tempo reale gli exit poll delle elezioni per l’Eliseo a urne ancora aperte.   Lo ha rivelato il Journal du Dimanche , ricordando che l’attuale legge francese è molto restrittiva: vieta di riprodurre sondaggi e prime proiezioni sul territorio nazionale mentre le elezioni sono ancora in svolgimento, tra la mezzanotte del venerdì prima del giorno delle elezioni fino a quando tutti i seggi hanno chiuso, la domenica alle ore 20. Per chi la vìola sono previste sanzioni pecuniarie che vanno dai 3.500 ai 75mila euro .   Questo concetto di copertura, però, è incompatibile con i milioni di francesi che utilizzano i social network. Un tweet sul voto prima che tutte le urne siano chiuse potrebbe bastare ad annullare le presidenziali? Secondo la legge, sì. A causa dei fusi orari, infatti, gli elettori francesi nei territori e dipartimenti d’oltremare, come Martinica e Guadalupa, saranno andati alle urne il giorno precedente. Il timore è che conoscendo prima i risultati di queste zone, a Parigi qualcuno potrebbe esserne influenzato. Perciò la commissione francese per i sondaggi ha stabilito che Twitter e Facebook rientrano nella definizione legale di media e sono vincolati dalla legge .

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