Finisce in tribunale in Francia lo scontro che oppone la principale associazione di consumatori, la Ufc-Que Choisir ai maggiori social network mondiali, Facebook, Twitter e Google+ , accusati di pratiche abusive e illecite sul trattamento dei dati personali degli utenti. In sostanza l’associazione sostiene che le condizioni generali di utilizzo, che gli utenti sono chiamati a sottoscrivere per poter aprire un profilo personale su questi sistemi, e che in uno dei casi prevedono addirittura 180 clausole, sono di fatto inaccessibili e illeggibili. “Sono piene di collegamenti ipertestuali, tra 40 e 100 e a volte rinviano addirittura a pagine in lingua inglese” , ha affermato l’Ufc-Que Choisir con un comunicato. ” Peggio ancora, questi sistemi autorizzano ad ampie raccolte, modifiche e sfruttamento di dati degli utenti e delle loro reti di contatti. Si attribuiscono, senza l’accordo degli utenti, una licenza di s fruttamento mondiale e illimitata di sfruttamento e comunicazione a partner economici”. Di fronte ad ” abusi di tale portata” e lamentando che i social network in questione non hanno voluto modificare le condizioni di utilizzo, nonostante mesi di trattative e avvisi, l’associazione afferma di aver deciso di ricorrere al Tribunal de grande instance di Parigi . Chiede alla magistratura “di ordinare la soppressione o la modifica di questa miriade di clausole imposte ”. Lo scorso giugno, di fronte alla minaccia dell’associazione di procedere con le vie legali, i tre social network avevano rivendicato di rispettare le normative francesi e di tutelare la privacy degli utenti.
Francia, i social denunciati per illeciti sulla privacy

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