Sempre meno persone comprano giornali. Lo dimostrano i dati diffusi da Fieg nel rapporto La stampa in Italia : nel 2012 le copie di quotidiani vendute sono scese del 6,6%. Un trend negativo che va avanti ormai da almeno cinque anni, raggiungendo il -22% . Significa cioè che dal 2007 ben un milione di persone ha smesso di comprare il giornale. Ma non solo: per la prima volta in Italia cala anche il numero dei lettori. “Fino al 2011 a fronte di vendite in calo c’è stata una crescita o una sostanziale tenuta della lettura”, spiega la Federazioni degli editori dei giornali, “La crisi induceva a risparmiare sull’acquisto del giornale, ma le persone non rinunciavano a leggerlo” . Dati allarmanti anche sulla pubblicità : nel 2012 per la prima volta dal 2003 si è scesi sotto gli 8 miliardi di euro (-14,3% rispetto al 2011). I dati del primo trimestre 2013 segnalano l’aggravarsi della crisi. Soffre soprattutto la stampa, mentre su internet si registrano un +5,3% (da 631 a 664 milioni di euro) negli investimenti. I ricavi da editoria online sono in costante crescita e nei gruppi di maggiori dimensioni la loro incidenza sul fatturato complessivo ha superato la soglia del 5,5%. Le prime rilevazioni della diffusione delle copie digitali di quotidiani e periodici mostrano una vendita di copie digitali già significativa, di oltre 185mila copie al giorno.
Giornali, la crisi è sempre più nera

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