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Gli italiani e il pane: ogni anno la spesa raggiunge oltre 12 miliardi

Italmopa e Assopanificatori hanno pubblicato i dati sul consumo del pane in Italia, un mercato che vale ogni anno i 12,5 miliardi di Euro.

Nel mese di ottobre si è celebrata la “Giornata Mondiale del Pane”, un’occasione per riflettere sull’importanza di questo alimento nel modello alimentare italiano. Secondo i dati forniti da Italmopa e Assopanificatori, gli italiani investono annualmente 12,5 miliardi di euro per il pane, con una crescente preferenza per farine locali e grani antichi, che hanno registrato un incremento del 60%.

Negli ultimi anni, si è assistito a un aumento anche nell’acquisto di pani con fermentazioni lunghe e controllate, arricchiti con lievito madre, che sono più aromatici e facilmente digeribili, con un incremento del 35-40%. La domanda per i prodotti “low carb” e i superfood, come i pani proteici addizionati con alghe e fibre, è aumentata del 20%. I pani gourmet, aromatizzati con ingredienti come cacao, lavanda, e spezie, hanno visto un incremento del 10%.

Mario Porrone, presidente di Assopanificatori Confesercenti, ha sottolineato l’importanza di scelte sostenibili e tradizionali. Tra i trend, molti panificatori stanno adottando metodi di lavorazione lenti e pratiche per ridurre lo spreco, come il pane tostato affettato e le fette biscottate.

In Italia, esistono oltre 200 tipologie di pane, tra cui 5 Igp (Coppia Ferrarese, Pane Casareccio di Genzano, Pane di Matera, Piadina Romagnola e Südtiroler Schüttelbrot) e 3 Dop (Pagnotta del Dittaino, Pane di Altamura e Pane Toscano), lavorati da 190 molini italiani che trasformano oltre 5,8 milioni di tonnellate di frumento. Francesco Vacondio, presidente della Sezione Molini a frumento tenero di Italmopa, ha evidenziato il ruolo fondamentale dei mugnai nella produzione di farine di alta qualità, essenziali per la tradizione gastronomica italiana.

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