La pandemia mobile sta contagiando ormai anche gli angoli più remoti del pianeta. Secondo il Mobility Report compilato da Ericsson, negli ultimi tre mesi del 2012 nel mondo sono stati siglati 140 milioni di nuovi contratti di telefonia cellulare. Un dato impressionante, in parte gonfiato dalle così dette doppie utenze (ovvero utenti che hanno più schede differenti) e in parte indice di una diffusione sempre più capillare di smartphone et similia in tutte le aree del globo. A partire dalla Cina, vera locomotiva del settore che ha generato il 22% delle nuove sottoscrizioni trimestrali, con 31 milioni di abbonamenti. In forte crescita anche l’India (+11 milioni), il Bangladesh (+9 milioni) e la Nigeria (+5 milioni). La linea di sviluppo privilegia i paesi asiatici e africani, sinora poco avvezzi all’hi-tech telefonico. Il tasso di penetrazione della telefonia mobile a livello mondiale ha raggiunto a fine dicembre quota 89% , per un totale di 6,3 miliardi di sim, pari a 4,4 miliardi di abbonati, con una crescita annuale del 9%. Effetto immediato di questa corsa al cellulare è lo spostamento della navigazione internet sulle piattaforme mobili, con 125 milioni di nuove connessioni smartphone tra ottobre e dicembre. Gli utenti web da cellulari e tablet sono ora 1,5 miliardi, ma in fortissima crescita (+50% su base annua). La comunicazione e la tecnologia camminano senza fili, tra un sito, una app e un desueto sms. Da ogni dove.
Il mondo è mobile, il web anche

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