“Abbiamo un nuovo motore per una nanomacchina”, ha detto David Leigh, un professore di chimica dell’università di Edimburgo, in Scozia. Una nanomacchina è un congegno incredibilmente piccolo le cui parti sono singole molecole. In natura le nanomacchine esistono e servono a tantissime cose: dalla fotosintesi al movimento dei muscoli, al trasferimento dell’informazione tra le cellule. Un nanometro, infatti, corrisponde a un miliardesimo di metro, che è circa 80.000 volte più piccolo del diametro di un capello umano. “Le nanomacchine consentono che la vita si sviluppi a livello molecolare. Il nostro nuovo meccanismo motore costituisce un piccolo passo verso l’emulazione di questa funzione tramite macchine artificiali”, ha detto Reuters Leigh, convinto che la nanoscienza e la nanoingegneria potrebbero avere un grossissimo impatto sulla società, paragonabile a quello dell’elettricità, della macchina a vapore e di internet.
In Scozia studiano le nanomacchine

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