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Infermieri, mancano anche gli iscritti all’Università

surgery-sasint_infermieri

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Non solo mancano le figure di assistenza in corsia: adesso in Italia si rischia di rimanere anche senza le giovani leve

Nei test di ammissione per i corsi di laurea in Infermieristica delle 41 università pubbliche italiane, le domande arrivate (circa 19.000) sono inferiori ai posti disponibili (oltre 20.000). Nonostante le Regioni, le Province autonome e l’Ordine professionale abbiano da tempo sollecitato un aumento dei posti, la risposta degli aspiranti infermieri non è cresciuta in proporzione. Le differenze geografiche restano marcate: nel Sud Italia il rapporto domande/posti è attorno a 1,5.

Dal 2001 ad oggi i posti a bando per Infermieristica sono raddoppiati: si è passati da 10.614 nel 2001 a 20.699 oggi, inclusi i 290 posti per Infermieristica pediatrica. Una novità per l’anno accademico in corso: il cosiddetto “semestre filtro” introdotto a Medicina potrebbe far sì che molti studenti che resteranno fuori graduatoria dopo gli esami preliminari di Chimica, Fisica e Biologia possano riversarsi su Infermieristica. Inoltre, molti candidati utilizzano il test per professioni sanitarie affini, scegliendo Infermieristica come prima opzione.

Al 30 giugno 2025, in Italia, l’Albo Unico Nazionale FNOPI registrava 461.313 infermieri iscritti, considerando tutti: quelli in servizio nel Servizio Sanitario Nazionale, privati convenzionati, liberi professionisti, e anche chi non sta esercitando ma è comunque iscritto. Tra questi, gli infermieri pediatrici sono 8.901.

Chissà che alle varie iniziative per attirare in Italia talenti accademici e super milionari non sia il caso di aggiungerne una per attrarre gli infermieri. Certo, a patto di migliorare le condizioni salariali di un lavoro importantissimo, quanto faticoso e pieno di responsabilità.

di Daniela Faggion

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