I bambini britannici sono precoci, almeno per quanto riguarda l’uso della tecnologia digitale. Secondo il rapporto annuale di Ofcom, il regolatore dei media del Regno Unito, già a tre anni navigano su internet (nel 40% dei casi), intorno ai tredici possiedono più dispositivi mobili dei genitori e da adolescenti scrivono in media duecento sms a settimana. Sono proprio i messaggi il mezzo di comunicazione preferito dai giovani ingles i: gli sms hanno superato i minuti spesi in conversazione telefonica, mentre il tempo passato su internet è superiore a quello dedicato alla tv (20 ore a settimana contro 17). Un vero mutamento generazionale che coinvolge i così detti nativi digitali. Il 62% dei teenager britannici possiede uno smartphone, a dispetto del 42% degli adulti (dato in salita del 50% rispetto allo scorso anno). Per il 39% dei ragazzi intervistati, il cellulare è uno strumento irrinunciabile, mentre solo il 20% dice di non poter fare a meno della televisione. Il web è il nuovo terreno di confronto e incontro anche per i più piccoli : il 43% nella fascia 5-5 anni possiede un profilo Facebook, anche se spesso gli amici telematici non sono amici reali. E qui subentrano le problematiche legate ad abusi online, furti d’identità e privacy. Il 63% dei genitori ammette di controllare i siti visitati dai propri figli più piccoli (tra i 5 e gli 11 anni), ma gli strumenti di prevenzione sono praticamente inesistenti. Educazione a parte.
Inglesi persi nel web, già a tre anni

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