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Italia spende poco

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Gli investimenti in It crescono del 2%, ma la strada da percorrere è ancora lunga. Per Assinform bisogna creare “un’azione di sistema strutturata” Nel 2007 in Italia la spesa per il settore Information Technology è cresciuta del 2% contro 1,6% del 2006, superiore alla crescita del Pil relativa all’anno scorso, attestata intorno all’1,7%. E’ quanto stimato da Assinform. “E’ un segnale, questo, molto incoraggiante per la nostra economia, sostenuto da un nuovo protagonismo delle imprese, in particolare delle medie imprese cresciute dell’1,9% contro l’1,7% delle grandi e lo 0,6% delle piccole” afferma Ennio Lucarelli, presidente di Assinform, Associazione Italiana dell’Information Technology. Esistono molti casi di soluzioni e applicazioni Ict Made in Italy, “ma non possiamo nascondere di essere agli inizi: la dimensione del processo d’innovazione del sistema produttivo italiano è ancora modesta, coinvolge un numero d’imprese troppo ristretto e si presenta troppo frammentata sul territorio”. L’Italia resta indietro rispetto ad altri paesi e c’è ancora molto da fare, ma “allineandoci al ritmo di crescita del commercio mondiale online, potremo raggiungere quote di mercato per i prodotti del made in Italy per oltre 20 miliardi di euro negli anni 2009/10“. Per superare il ritardo e produrre cambiamenti significativi dell’economia italiana, afferma Lucarelli, “dobbiamo trasformare l’attuale iniziativa spontanea delle imprese, in un’azione di sistema strutturata e capace di accelerare i ritmi d’implementazione dell’innovazione e ampliare la platea delle aziende coinvolte.  Solo così l’innovazione potrà diventare una grande occasione di crescita per il Paese”  

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