Site icon Telepress

Itinerari d’estate: a Portofino misure più rigide per soddisfare il turismo “elegante”

portofino-Paskvi

portofino-Paskvi

Nella cittadina ligure nota per la celeberrima Piazzetta, un’ordinanza vieta di chiedere l’elemosina, bivaccare e bere alcolici in giro

Il Comune più ricco d’Italia rischia di diventare anche il più restrittivo. Vietato chiedere l’elemosina in centro, nei parcheggi pubblici, nei pressi delle chiese e sul molo Umberto I “per tutelare la vocazione turistica del borgo”. Per l’esattezza, l’ordinanza comunale intende impedire “l’attività di accattonaggio e di mendicità moleste con modalità ostinate e reiterate o anche non moleste”. Insomma, cercate di non rimanere senza contanti perché non potrete chiedere nemmeno di telefonare a casa.

D’altronde, si sa, qui arrivano gli yacht dei ricchi di tutto il mondo e l’intento pare quello di non arrecare alcun disturbo ai loro pensieri vacanzieri una volta sbarcati. Sempre l’ordinanza lo dice con un giro di parole decisamente più complicato: “Le dinamiche delle relazioni sociali, commerciali e culturali, tradizionalmente incardinate nel contesto di una realtà quale Portofino assumono aspetti particolari in ragione delle peculiari caratteristiche che la contraddistinguono e che ne valorizzano l’unicità del territorio riconosciuto a livello mondiale per la vocazioni turistica, commerciale, culturale e residenziale”.

Ma il Comune non si accontenta di bloccare i mendicanti e vieta anche di bivaccare con “vettovagliamenti di qualsiasi genere” (in italiano: cibo e bevande) o con qualsiasi altro tipo di oggetto, sdraiarsi per terra, su panchine e su muretti, o sedersi per terra nelle strade, sotto i portici, nelle piazze e giardini e altri spazi pubblici, detenere o consumare nelle vie e piazze bevande alcoliche di qualsiasi gradazione. Inoltre sono vietate le emissioni sonore oltre la mezzanotte e mezza, girare a torso nudo e in costume da bagno oltre che scalzi. I trasgressori potranno essere puniti con un’ammenda da 25 a 500 euro. Quindi ricordate la canottiera quando risalite dalla spiaggia sennò sono guai… e se avete ancora il costume bagnato, pazienza!

Non è peraltro la prima volta che il Comune di Portofino se ne esce con un’ordinanza così rigorosa. E tanto rigore sembra stridere ancora di più con il fatto che, fino ad appena due anni, fa il negozio del sindaco Matteo Viacava – tuttora in carica – vendeva borse contraffatte a pochi passi dal comando dei vigili urbani, come raccontò per primo Il Fatto Quotidiano. La vicenda è tuttora in tribunale, ma evidentemente non tutti i reati sulla pubblica piazza valgono un’ordinanza.

di Daniela Faggion

Exit mobile version