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Kroes: online si parli la stessa lingua

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Neelie Kroes , vicepresidente della Commissione europea e responsabile per l’Agenda digitale, ha spiegato: “ e vogliamo veramente che ogni cittadino europeo sia digitale, e se vogliamo unire i cittadini europei, dobbiamo fare in modo che possano capire i contenuti web cui sono interessati . In Europa, abbiamo quello che ci vuole per riuscirci: una combinazione di know-how tecnologico, tradizione e rispetto per la diversità culturale . E, con il giusto sforzo, sono sicura che possiamo creare condizioni sempre migliori per fare in modo che, online, tutti parlino la stessa lingua ”. La Kroes non intende imporre una lingua a riferimento univoco e, anzi, il suo messaggio è chiaro: il multilinguismo può sì essere una ricchezza, i cui limiti saranno però superati dalla tecnologia . Il pericolo è infatti quello per cui entro breve sarà il cinese la lingua dominante online, dunque il rischio è che la rete non sappia far fede alla propria vocazione di contatto ed unione. Neelie Kroes ricorda pertanto i progetti iTraslate4 o Meta-Net per sottolineare quanto un’alleanza tecnologica per l’Europa multilingue sia oggi fondamentale per conservare le diversità pur riuscendo a portare tutte le lingue su di una medesima piattaforma di traduzione efficace e valida.

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