Micheal Jackson muore fuori scena , per un arresto cardiaco. Una dipartita triste e anonima, per uno dei personaggi simbolo della musica pop, della cultura e forse anche delle perversioni degli anni Ottanta, sempre di moda e sempre bistrattati, come certi scheletri nell’armadio. I quotidiani online di tutto il mondo rendono omaggio all’artista scomparso. (IN CODA ALL’ARTICOLO LA GALLERY) . Non scompare l’icona, congelata nella sua stessa auto-alimentazione da quasi vent’anni, da quando Jackson ha smesso di essere artista produttivo e significativo: l’immagine resta, resiste a se stessa , alle sue derive compulsivo-ossessive, alle vicende giudiziarie, al decadimento del corpo. Michael Jackson spirato in corsa, nel tragitto tra una casa di lusso e un ospedale qualsiasi, ma invero morto molto tempo fa, almeno da quando ha iniziato la lunga cancellazione di se stesso, diventando la maschera bianca di una follia reiterata, comunque adulata, e perciò grottesca. Il mondo ne parla, l’informazione e internet rendono omaggio , i fan piangono i propri ricordi (quello che veramente mancherà loro della mitologia che hanno contribuito a costruire – nel mondo reale, appunto, Jackson era scomparso da lustri), ovunque ‘Il re del pop’. Della musica dirà il tempo, del resto si può anche non dire: bastano Thriller, Bad ma anche Dangerous, l’ineffabile moonwalk, i videoclip zombie troppo lunghi per la tv del Duemila. Non più, insomma, ‘larger than life’. Sembra quasi giusto così. Vieni a trovarci su Facebook
La rete rende omaggio a Michael Jackson

Abstract futuristic world & technology business background and space for text, vector illustration