Site icon Telepress

La sicurezza non è cosa da smartphone

Abstract futuristic world & technology business background and space for text, vector illustration

Chi utilizza il telefono cellulare si cura poco della sicurezza dei dati che essi contengono. Messaggi, indirizzi di posta elettronica, numeri di telefono: secondo una ricerca statunitense, si presta poca attenzione a preservare la riservatezza e solo il 44% dell’utenza è cosciente del pericolo di furto d’identità digitale in cui potrebbe incorrere. Lo studio svolto da Avg e dal Ponemon Institute rivela due debolezze cardine nell’uso che gli americani fanno del proprio smartphone: l’eccessiva confidenza con lo shopping mobile, che mette a rischio numeri di carta di credito e conto correnti bancari (nel 44% dell’utenza), e l’abitudine di vere un unico dispositivo per il lavoro e per gli usi personali (nell’84% dei casi). Altre attività rischiose per la sicurezza dei dati sono l’archiviazione di materiali sensibili (foto, indirizzi, date di nascita) sul proprio cellulare, che riguarda nel 66% degli intervistati, e la memorizzazione di password ad altri servizi web (23% dei casi).

Exit mobile version