Mentre in Parlamento si dibatteva sul decreto Liberalizzazioni , sul web si spargevano notizie secondo le quali il monopolio della Siae sarebbe stato abolito. A una lettura più attenta e approfondita, invece emerge che con il nuovo decreto non cambia un granchè Ben poco è stato liberalizzato nel campo della raccolta dei diritti d’autore. Il decreto prevede una mezza apertura al mercato nel campo della gestione collettiva dei diritti d’autore . Un tempo i diritti degli artisti interpreti ed esecutori erano tutelati dall’Imaie; oggi vivono in un limbo, tra la tutela dell’Scf, per i produttori fonografici, e la Siae. Secondo quanto previsto nel testo approvato dal governo, un decreto attuativo stabilirà le condizioni e i requisiti per svolgere l’attività di intermediazione di questi diritt i. Il monopolio Siae è scalfito, ma trattiene sostanzialmente la posizione di rendita più importante: il campo dei diritti d’autore. I locali, la radio, le televisioni, gli esercizi commerciali dovranno comunque rivolgersi alla Siae per trasmettere musica al pubblico e dovranno sottostare ai prezzi imposti dalla Società
Liberalizzazioni, niente di nuovo per Siae

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