Site icon Telepress

Mediterraneo sempre più caldo. Anche i mari risentono del cambiamento climatico 

Mare

mare

Per quanto quest’estate possa essere stato piacevole per gli amanti del mare immergersi in acqua a temperature elevate, il riscaldamento marino è un processo che non fa bene al nostro pianeta anzi per gli esperti rappresenta un vero problema.
Secondo gli scienziati di tutto il mondo la temperatura dell’acqua da Tel Aviv alla Costa Azzurra, passando per Spagna e Italia, è aumentata di tre/cinque gradi sopra la media del periodo estivo. Un record in negativo, con picchi superiori a ventitre gradi.
Joaquim Garrabou, ricercatore presso l’Istituto di Scienze Marine di Barcellona fa notare che ormai sono visibili a tutti le conseguenze del surriscaldamento. “Abbiamo informazioni da diversi luoghi del Mediterraneo, come Maiorca e la Sardegna. Stiamo assistendo alla morte di numerose specie marine. Compresi coralli, spugne e alghe. L’aumento della temperatura dell’acqua colpisce anche l’acquacoltura, gli allevamenti di mitili. Stanno subendo le conseguenze del surriscaldamento estremo, sotto e sopra il mare”.
Il 27 luglio l’acqua del Mediterraneo ha raggiunto i trenta gradi, un’anomalia carica di conseguenze pesanti per l’ecosistema marino. Il caldo distrugge i tappeti di Poseidonia che sono la casa naturale di molte specie marine.   Per l’osservatorio francese dei temporali e dei tornado, Keraunos, i trenta gradi del Mediterraneo equivalgono alle temperature  registrate in piena estate ai Caraibi.
L’osservatorio francese  segnala un “‘anomalia termica del Mediterraneo occidentale”, le temperature medie del periodo sono di circa due gradi più basse e questo significa molto anche in tema dell’equilibrio dell’ecosistema. Le  temperature più fresche del mar Mediterraneo si registrino nell’Adriatico e nell’Egeo.
di Sara Giudice
Exit mobile version