Moleskine si prepara a presentare tutti i documenti per sbarcare a Piazza Affari . La prima Ipo del 2013 dovrebbe essere proprio quella riguardante i celebri taccuini con copertina nera, usati a metà Novecento da Hemingway e Chatwin, prima scomparsi e poi riesumati da Marco Aiello, imprenditore che nel 2006 ha scommesso sullo storico marchio. L’azienda Moleskine, originariamente sita a Tours, in Francia, chiuse i battenti nel 1986 , dopo anni di crisi. I fasti del passato hanno però permesso al piccolo editore Modo&Modo di riportare le agende nei negozi e, con poche geniali intuizioni, di rispolverarne la fama. Il futuro, oltre alla Borsa, punta sulla personalizzazione dei taccuini : “L’idea è quella di apporre sulla copertina delle Moleskine il logo delle varie aziende clienti, trasformando il blocchetto in un formidabile gadget per ogni occasione”, dicono dalla società. Nel 2011, Moleskine ha registrato un utile netto di 7,02 milioni di euro e un giro d’affari di 64,77 milioni.
Moleskine, un taccuino da Borsa

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