Condividere le informazioni in rete per permettere ai cittadini di reagire subito in caso di disastro naturale. È l’obiettivo degli esperti riuniti a Sendai, in Giappone: da qui, la zona più colpita da sisma e tsunami del 2011, parte l’in vito ai governi a condividere le informazioni, punto di partenza per creare servizi che aiutino chi è in difficoltà . Come Person Finder, sviluppato da Google e usato proprio in Giappone. ” Subito dopo la catastrofe si potevano scoprire le strade bloccate e quando venivano liberate dalla macerie, in tempo reale grazie alle foto caricate dagli utenti sulle mappe ” spiega Masanori Goto, ingegnere di Google. In partnership con un operatore di telefonia mobile, con Honda e Tokyo gas, il gruppo ha perfezionato il servizio: ora si scopre anche dove è interrotta la fornitura di luce, gas e acqua. James Kondo, country manager di Twitter Japan, avverte il governo giapponese: ” Familiarizzi con il concetto di open data, renda pubbliche tutte le informazioni e permetta a chiunque di accedervi “.
Open data, in Giappone per prevenire i disastri naturali

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