La cerimonia degli Oscar, tenutasi la scorsa domenica, ha raccolto 41,3 milioni di telespettatori negli Stati Uniti. Gli organizzatori possono essere soddisfatti, perché una audience del genere non si contava dal 2005, mentre rispetto allo scorso anno il pubblico da casa è cresciuto del 19%. Qualcuno ha addebitato il successo televisivo dell’82esima edizione degli Academy Awards ai grossi nomi che si contendevano le statuette più importanti. La lotta tra Avatar e The Hurt Locker, in effetti, per giorni ha catalizzato l’attenzione dei media e degli appassionati, plausibilmente meno attratti da pellicole come The Milionaire e Non è un paese per vecchi. Il 2010, per il piccolo schermo d’Oltreoceano, è cominciato con due eventi di portata internazionale, capaci di catalizzare l’attenzione degli spettatori come non capitava da tempo: ai milioni di televisori sintonizzati su Hollywood il 7 marzo, vanno sommati i 106 milioni di persone che hanno visto il Super Bowl dal salotto di casa. Insomma, il tubo catodico non perde il ruolo ruolo di medium principe e nazional popolare.
Oscar, un premio da 41 milioni di telespettatori

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