Site icon Telepress

Otto e mezzo: la Gruber ha le idee chiare. Via i partiti e stop all’infotainment.

Abstract futuristic world & technology business background and space for text, vector illustration

Lilli Gruber ha le idee chiare su come condurrà Otto e mezzo. Il programma andrà in onda da lunedì prossimo su La7: la giornalista e europarlamentare sostituirà Giuliano Ferrara alla conduzione del talk show e sarà affiancata da Federico Guiglia. L’ex volto del Tg1 in conferenza stampa ha rilasciato dichiarazioni di un certo peso: “S ono molto diversa da Ferrara: lui è un consigliere del Principe, io sono solo una giornalista curiosa. Cercheremo di evitare l’infotainment, affrontando tutti gli argomenti che interessano gli italiani senza tesi precostituite. Mescolare l’informazione con l’intrattenimento e la pubblicità confonde il pubblico, che non capisce cosa è una notizia e cosa non lo è. Le nostre analisi non saranno solo di destra o di sinistra, perché viviamo in un mondo sempre più complesso. Affronteremo i fatti italiani ancorandoli al contesto europeo e internazionale” .Gli ospiti saranno scelti in base alle loro competenze e non alla loro notorietà o alla loro funzione nei partiti, per rendere davvero un servizio ai cittadini: ” Sono stata in Rai per 25 anni e mi sono sempre battuta per avere un’informazione pubblica davvero al servizio dei cittadini . Ci credo ancora. Questo significa fuori i partiti dalla Rai. Bisogna tutelare il servizio pubblico dalle ingerenze della politica “, ha spiegato la Gruber. Anche Guiglia condivide le stesse idee: “Vogliamo fare il giornalismo profondo alla Zavoli e popolare alla Biagi. Il giornalista non è protagonista ma testimone. Il programma non è concepito come un gioco delle parti”. La Gruber sa bene anche che cosa sia la correttezza e il rispetto per i colleghi. A chi le domanda un commento sulle affermazioni del direttore delle News e Sport di La7, Antonello Piroso, che ha criticato Porta a Porta (“si dovrebbe chiamare Bocca a Bocca, il suo pubblico andrebbe rianimato”), e poi si è scusato con Bruno Vespa, la giornalista risponde: ” In 25 anni in Rai non ho mai dato pagelle ai colleghi, non è nel mio stile e non lo sarà mai. In tv c’é un egocentrismo abbastanza insopportabile”.

Exit mobile version