Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors

17 Settembre 2008 | Attualità

Otto e mezzo: la Gruber ha le idee chiare. Via i partiti e stop all’infotainment.

Lilli Gruber ha le idee chiare su come condurrà Otto e mezzo. Il programma andrà in onda da lunedì prossimo su La7: la giornalista e europarlamentare sostituirà Giuliano Ferrara alla conduzione del talk show e sarà affiancata da Federico Guiglia. L’ex volto del Tg1 in conferenza stampa ha rilasciato dichiarazioni di un certo peso: “S ono molto diversa da Ferrara: lui è un consigliere del Principe, io sono solo una giornalista curiosa. Cercheremo di evitare l’infotainment, affrontando tutti gli argomenti che interessano gli italiani senza tesi precostituite. Mescolare l’informazione con l’intrattenimento e la pubblicità confonde il pubblico, che non capisce cosa è una notizia e cosa non lo è. Le nostre analisi non saranno solo di destra o di sinistra, perché viviamo in un mondo sempre più complesso. Affronteremo i fatti italiani ancorandoli al contesto europeo e internazionale” .Gli ospiti saranno scelti in base alle loro competenze e non alla loro notorietà o alla loro funzione nei partiti, per rendere davvero un servizio ai cittadini: ” Sono stata in Rai per 25 anni e mi sono sempre battuta per avere un’informazione pubblica davvero al servizio dei cittadini . Ci credo ancora. Questo significa fuori i partiti dalla Rai. Bisogna tutelare il servizio pubblico dalle ingerenze della politica “, ha spiegato la Gruber. Anche Guiglia condivide le stesse idee: “Vogliamo fare il giornalismo profondo alla Zavoli e popolare alla Biagi. Il giornalista non è protagonista ma testimone. Il programma non è concepito come un gioco delle parti”. La Gruber sa bene anche che cosa sia la correttezza e il rispetto per i colleghi. A chi le domanda un commento sulle affermazioni del direttore delle News e Sport di La7, Antonello Piroso, che ha criticato Porta a Porta (“si dovrebbe chiamare Bocca a Bocca, il suo pubblico andrebbe rianimato”), e poi si è scusato con Bruno Vespa, la giornalista risponde: ” In 25 anni in Rai non ho mai dato pagelle ai colleghi, non è nel mio stile e non lo sarà mai. In tv c’é un egocentrismo abbastanza insopportabile”.

Guarda anche:

Imparare l’italiano in sala d’attesa: così nasce l’integrazione che funziona

Nel 2023 a Bologna quattro pediatre di libera scelta hanno proposto un corso di italiano alle mamme straniere del loro ambulatorio. Quest’anno è la terza edizione e le frequentanti sono sempre più...

L’Italia sui giornali del mondo: 6 e 7 novembre 2025

Nei giorni del 6 e 7 novembre 2025, i media internazionali hanno dedicato ampia attenzione all'Italia su fronti diversi: dalla drammatica vicenda di cronaca nera che ha visto un quindicenne disabile...
italy-raiKom

L’Italia dei piccoli paesi e il prezzo nascosto delle disuguaglianze

Il progetto interdisciplinare GESI mostra come vivere lontano da scuole, ospedali e trasporti apra una nuova frattura nella società italiana L’Italia è spesso raccontata romanticamente come il Paese...