A Torino per il Prix Italia, Mauro Mazza non usa mezzi termini quando gli si chiede conto e ragione della moria di ascolti che affligge Rai 1 . Tanto per dire, chiude il programma condotto da Fabrizio Frizzi appena partito (” Mi dispiace ma ho la coscienza a posto e non mi arrendo ” dice il conduttore) e che doveva essere un perno di prima serata. “ Non durerà Per tutta la vita – gioca con il titolo il direttore – ascolti bassi (10,4% di share), la seconda puntata ci sarà per questioni organizzative. Ma voglio essere chiaro, era un programma caldeggiato da Leone e realizzato dall’Intrattenimento che lui dirige. Forse con più elementi di innovazione sarebbe andato meglio ”. Stando ai rumors infatti, nel nuovo piano di ristrutturazione della Rai che Gubitosi e Tarantola stanno immaginando, la Direzione Intrattenimento sembra venga cancellata del tutto. Ecco che allora tutto entra nel calderone, persino Sanremo quando pare oramai certa la presenza sul palco di Saviano e della Littizzetto. Mazza non dice anche perché non è stato chiamato in causa e aspetta sornione. “ Anche per quanto riguarda la conduzione di Fazio la comunicazione mi è arrivata ex post. Ne prendo atto ”. S’appassiona invece per l’eventualità concreta di una serata Benigni , prima dei suoi impegni danteschi riservati a Rai 2, già a Natale. Di che parlerà l’artista?: “ A Benigni non si chiede, lo si ascolta e lo si applaude ”. E il ritorno della Carrà nel sabato sera? “ Anche qui, decisione altrui. Si chiamerà Accademia , giovani che con un coach cercheranno l’eccellenza nelle varie discipline. Contro la De Filippi cerchiamo qualcosa di forte”
Rai 1, Mazza naviga a vista

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