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Reperti per 24 milioni di dollari tornano in Italia dal Met

Metropolitan Museum New York

Metropolitan Museum New York

Un’inchiesta della procura di New York pone sotto sequestro una collezione di antichità che torneranno in Europa.

 

La procura di New York sequestra una prestigiosa collezione di antichità a un’anziana filantropa di Manhattan e una ventina di reperti del valore di 24 milioni di dollari vengono destinati a rientrare in Italia e in Turchia. Sembra la trama di un film hollywoodiano e invece è una notizia di cronaca che arriva dagli Stati Uniti, dove da mesi si lavora a un’inchiesta che dimostrerebbe come la collezione di Shelby White, 84enne trustee e componente del board del Metropolitan di New York, sarebbe composta di oggetti rubati.

Una collezione di opere rubate

Due mandati di perquisizione – uno in aprile per 18 pezzi e uno in giugno per altri cinque – sono stati emessi dall’ufficio del Procuratore dello Stato di New York: secondo gli agenti della Homeland Security (il dipartimento per la sicurezza interna) c’è “ragionevole motivo di pensare” che gli oggetti originariamente siano frutto di furti. Alcuni pezzi sono già tornati in patria, come un ritratto a grandezza naturale dell’imperatore Lucio Vero restituito alla Turchia in novembre e un’anfora dell’ottavo secolo avanti Cristo rientrata in Italia. Altri sarebbero già in via di restituzione, sempre fra Ankara e Roma.

La raccolta della White comprende sia oggetti provenienti dal vicino oriente antico e dalla Grecia, sia di origine etrusca, romana e di altre culture. I sospetti nascono da lontano, da quando i reperti sono stati esposti al Met per la prima volta, nel 1990. Secondo gli archeologi David Gill e Christopher Chippindale, il 93% degli oggetti della mostra erano senza provenienza, tra questi il Lucio Vero. Non è peraltro la prima volta che la collezionista finisce nel mirino degli investigatori: nel 2008 aveva dovuto restituire dieci pezzi all’Italia e altri due alla Grecia.

L’inchiesta americana non si ferma

“L’inchiesta sta andando avanti”, ha dichiarato a The Art Newspaper il responsabile della procura di New York per l’arte rubata Matthew Bogdanos, che quest’anno era già stato al centro di importanti rimpatri: tra questi, in luglio, una quarantina di pezzi della collezione di Michael Steinhardt, incluso un affresco da Ercolano reclamato dall’Italia. Se la notizia sembra la trama di un film, Bogdanos sembrerebbe un possibile degno protagonista.

di Daniela Faggion

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