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Siti web pericolosi per un minore su dieci, la polizia indaga su pedofilia

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La polizia postale da tre anni è impegnata, insieme a Microsoft, in un’indagine volta a contrastare la pedopornografia online: i dati sembrano preoccupanti. Il 91% dei minori italiani naviga in rete e il 27% utilizza le chat; ben l’80% di questi si addentra nell’insidioso mondo di internet senza la supervisione di un genitore. Più della metà ha accesso proprio, tramite la rete, al mondo della pornografia e più di uno su dieci confessa di aver avuto avuto contatti ‘pericolosi’ sul web. Quest’ultimo dato risulta particolarmente allarmante se si pensa che il 75% di chi ha avuto questi contatti non ne parla in casa per vergogna o  timore. Per quanto riguarda l’aspetto più tecnologico, la partnership ha portato alla realizzazione e all’avvio della piattaforma Cets (Child exploitation tracking system). L’indagine ha condotto a 201 arresti, 4.007 denunce e 3.949 perquisizioni, 273.334 i siti monitorati, 177 dei quali chiusi in Italia e 10.907 segnalati ad organismi stranieri.

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